«Sono lieto che, una volta terminata la costruzione, si possa pubblicare qui un articolo tratto da una rivista di architettura slovacca sul nuovo stabilimento Mevis a Šamorín, in Slovacchia.
Devo ammettere che questa collaborazione, durata quasi due anni, è stata una delle esperienze più gratificanti e piacevoli della mia carriera. Il progetto ha avuto inizio con i viaggi ai piedi delle Alpi, tra Rosà e Bassano del Grappa, durante i quali ho potuto apprezzare la bellezza del territorio, la cordiale accoglienza delle persone e il tipico approccio italiano alla negoziazione, oltre che preparare e analizzare gli investimenti. Abbiamo poi trascorso molte ore e giorni in riunione – talvolta per un’intera settimana – presso il nostro ufficio, analizzando ogni dettaglio con grande scrupolosità. Il percorso è proseguito in un clima di collaborazione e serenità, nonostante le inevitabili difficoltà e gli imprevisti del cantiere. Ciò che ho apprezzato maggiormente di Mevis è stata la costante attenzione alla qualità architettonica (e in generale a tutti gli aspetti del progetto), la fiducia riposta nel nostro lavoro e la coerenza con il concetto originale e tutte le sue componenti principali durante l’intero iter progettuale e realizzativo. Nulla di significativo è stato omesso o sacrificato in nome di un eccessivo risparmio. Nell’industria, la funzionalità è sempre una priorità, ma sono felice che elementi come l’area d’ingresso e quella di relax, il lago, il parco, l’atrio, la straordinaria qualità delle finiture – dai pavimenti ai soffitti, passando per le pareti in cemento e le lamelle di ombreggiatura verticale – siano stati mantenuti e realizzati. Il livello delle dotazioni tecniche dell’edificio è molto elevato. L’illuminazione a LED ovunque, le pompe di calore con pozzi per il riscaldamento, l’utilizzo delle acque di falda per il raffreddamento, la ventilazione e il raffrescamento adiabatici, l’irrigazione automatica sono tutti elementi che testimoniano l’alta qualità del progetto.
Devo ringraziare di cuore tutti coloro che hanno preso parte a questo processo: Mevis, le imprese di costruzione e molti altri. In particolare, il mio più sentito ringraziamento va ad Andrea Visentin e Vladimir Ozvolda, che hanno rappresentato Mevis per noi con grande determinazione. Il loro atteggiamento positivo e amichevole, la loro pazienza, comprensione e convinzione sono stati fondamentali per il successo di questo sforzo comune.
E il risultato di questo sforzo congiunto è chiaramente visibile nelle foto che accompagnano l’articolo.
In conclusione, desidero augurare a Mevis il meglio, buona salute ai suoi dipendenti e successo a tutti e tre gli stabilimenti Mevis.»
Architetto Tomáš Jávorka